Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da settembre, 2009

Stare sul pezzo: l'Unità

Mi piace trattare argomenti "non recenti". Perchè stare sul pezzo significa, a mio avviso, occuparsi di questioni che si ritengono interessanti anche dopo averle fatte ben sedimentare, quando le idee sono più chiare e meno influenzate dall'emotività del momento, dalla sensazione dell'evento. A distanza di un anno mi occupo di una pubblicità pensata da Oliviero Toscani per l' Unità . Questa è l’immagine che è stata partorita da Toscani e dal suo laboratorio creativo L a Sterpaia . Il manifesto ha accompagnato la presenza in edicola (da sabato 25 ottobre 2008) del quotidiano in una nuova versione più ridotta nel formato. Essenzialmente, ad un anno di distanza, valutandola bene, non mi piace. La trovo estremamente confusionaria, poco comunicativa, e ritengo non abbia lasciato traccia. Essenzialmente è brutta. Questo quotidiano, come praticamente tutti quelli italiani, sembra voler testimoniare quanto abbia poco o niente da dire e - pertanto - si butta su richiami s

Il casco di Dovizioso

Come già in passato anche quest'anno il campione italiano di motociclismo Andrea Dovizioso chiede aiuto a tutti i suoi tifosi. Il concorso indetto per la realizzazione del casco per il pilota è denominato DoviDesign 2009 . E' stato fortemente voluto da Dovizioso, dallo IED e dalla RedBull, ed è volto alla ricerca della nuova grafica per il casco che sarà usata del Gran Premio di Valencia. Tutti potranno partecipare alla realizzazione di questo casco, che sarà usato dal prossimo 8 novembre 2009, quando il circus della Motogp approderà a Valencia. Chi vincerà il concorso ottenerà i biglietti per assistere al Gran Premio. Così ha dichiarato il pilota: “ Si tratta di un concorso molto divertente anche per me. Col disegno non è che me la sia mai cavata molto bene ma sarà curioso poter scegliere tra le idee dei miei tifosi e gareggiare con un casco tanto originale quanto personale, visto che dovranno progettarlo pensando ai miei gusti ". C'è tempo fino al 16 ottobre per pre

Shopdropping

Lo shopdropping è un nuovo fenomeno artistico-comunicativo teorizzato nel 2004 dall'artista americano Ryan Watkins-Hughes , il quale sostituisce le etichette sulle confezioni dei prodotti (alimentari specialmente) posti sugli scaffali dei supermercati, con le etichette personalizzate da lui disegnate. Le confezioni modificate conservano sia il codice a barre che il prezzo originario, così che possano essere regolarmente acquistate. Il termine shopdropping così come il verbo to shopdrop sono stati coniati dallo stesso Ryan Watkins-Hughes. Con "to shopdrop" egli definisce: " Sostituire furtivamente un prodotto dagli scaffali di un negozio. Una forma di culture jamming, ovvero di sabotaggio culturale. Sinonimo di droplift ". In una intervista Ryan Watkins-Hughes ha provato a spiegare il ruolo che gli shopdroppers dovrebbero avere, secondo la sua visione delle cose: Sono persone che " si battono per restuire una fetta dello spazio visuale nel quale ci si imbat

Johann Fournier

Johann Fournier è uno di quelli " bravi ". E' una di quelle poche persone che sa vedere prima ancora che ci sia qualcosa da guardare. Prende la poesia da qualche parte dentro di se e la porta fuori trasformandola in immagini. Le sue opere grafiche mi appaiono estremamente raffinate, riuscendo ad essere curiose, delicate ed al contempo - in qualche modo - cupe. Propone vari soggetti, ciascuno con una sua particolare capacità " sognante ". Il repertorio di tecniche che Johann Fournier impiega, con una varietà infinita di combinazioni, è davvero ampio. Ricorre a differenti strumenti e tecniche di creazione, elaborazione e reinveinzione dell'immagine: fotografia, pittura a inchiostro, ritagli e collage, incisioni e tanta computer grafica di alta qualità. Questa combinazione di tecniche si traduce nelle immagini che vi mostro qui di seguito. Una spettacolare miscela di colori e fantasia, una inconsueta visione del mondo, immagini pervarse di creatività e diverti

L'arte bianca di Jeff Nishinaka

E' ormai cosa nota - ai visitatori usuali di questo blog almeno - la mia passione per le opere " effimere ", raffiguranti soggetti molto elaborati. realizzate da alcuni artisti della carta. Questa volta il mio interesse è stato catturato dalle opere di Jeff Nishinaka , sopraffino artista che si autodefinisce " paper sculptor ". Il sito personale www.jeffnishinaka.com contiene numerose miniature dalle quali è possibile evincere la qualità dei lavori prodotti. Qui ne presento qualcuna a titolo di esempio. Mentre le osservate tenete sempre in considerazione che si tratta di carta: fantastico.

Detouching

Con il termine " detouching " si indica una tecnica di postproduzione dell'immagine volta a de-ritoccare un volto. L'intento - che appare palese dalle foto che seguono - è quello di rendere brutti i volti di personaggi noti, compiendo l'operazione opposta alla consueta eliminazione di difetti ed imperfezioni fisiche. Il detouching non solo mira all'esaltazione dei difetti estetici esistenti, ma si preoccupa pure di aggiungerne di nuovi modificando il peso e l'età dei soggetti, ma anche aggiungendo ferite, malattie, lacerazioni della pelle, e qualche modifica sostanziale delle linee del volto. Il modo migliore per apprezzare questo tipo di lavori è, ovviamente, vederli. Per questo motivo vi mostro alcuni dei " peggiori ": Apre la rassegna il volto di Julia Roberts , avanti negli anni: Quella che segue è Sarah Jessica Parker , protagonista di Sex and the city . Nella foto proposta la si vede prima e dopo la "cura" distruttiva, con la qu

Gli uomini di ghiaccio di Berlino

Singolare iniziativa del WWF in Germania: Omini di ghiaccio che si sciolgono di fronte ad una sede istituzionale. A significare che i cambiamenti climatici sono una minaccia anche per la nostra stessa sopravvivenza. Il 2 settembre 2009, il World Wildlife Fund ha patrocinato una manifestazione straordinariamente toccante nella pubblica piazza Gendarmenmarkt di Berlino. L' artista brasiliana Nele Azevedo ha creato un migliaio di uomini minuscoli in ghiaccio e poi li ha posizionati sui gradini della Concert Hall, sede del rinomato Berlino Konzerthausorchester. L'artista ha dichiarato in un'intervista. " S ono contenta p erchè attraverso l'arte si può anche parlare di questioni urgenti che minacciano la nostra esistenza su questo pianeta. " Li ha lasciati a sciogliersi sotto il sole caldo di fine estate per attirare l'attenzione, per evidenziare lo scioglimento delle calotte polari di ghi accio in Antartide e in Groenlandia. Il WWF mette in guardia, e sug

L'anima poetica del papercutting

Le capacità umane di esprimersi artisticamente si concretizzano spesso in modi inusuali, seguendo percorsi alternativi e individuando materiali inconsueti attraverso i quali dare forma alla creatività. Attraverso questo blog ho dato più volte spazio a " creazioni di carta ". La carta è un materiale che apprezzo molto per la sua impalpabile fragilità che rende ogni cosa così preziosa, per la grande diffusione e reperibilità, per una discretamente semplice lavorazione. Tutti possono facilmente cimentarsi con la carta. Pochi possono essere artisti pure con quel mezzo. Elsa Mora lo è. Questa giovane artista cubano-americana di Los Angeles produce delle opere di carta bellissime, voglio porle alla vostra attenzione. Tutti i lavori di Elsa Mora mi trasmettono una delicata poesia, una estrema ricerca del particolare, una certosina cura del dettaglio esteriore ed interiore , un dolore tenero difficile da comprendere pienamente, un amore sofferto eppure gioioso: elementi che appaion