Parecchi anni fa ebbi modo di conoscere le opere di Rabarama vedendole in una trasmissione televisiva. Me ne sono subito innamorato, tanto mi colpirono quelle sculture. Da allora quelle opere mi sono sempre rimaste nel cuore. Approfitto di questo spazio che mi sono concesso per poterne parlare e per poter mostrare alcuni mirevoli lavori. Rabarama è lo pseudonimo di Paola Epifani , giovane donna (1969) romana, da sempre proiettata nel mondo dell'arte e della comunicazione visiva. I suoi strumenti preferiti sono la scultura e gli oli su tela. Le sua raffigurazioni mostrano spesso figure umane, in pose plastiche, individuidi asessuati che incarnano l'individualità e la generalità di specie al contempo. Le figure sono " semplici ", eppure estremamente comunicative, cariche di una potenza non consueta: è l'elemento che mi ha subito colpito nei suoi lavori. Questi corpi sono sempre privi di vestiti, ma non sono nudi. La pelle è involucro ed essenza, esterno ed interno.