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Le IA fanno una mostra d'arte


Negli ultimi anni, ChatGPT e altri strumenti di intelligenza artificiale hanno sviluppato la capacità di scrivere e-mail, prenotare il tuo prossimo viaggio e creare opere d'arte originali utilizzando semplici informazioni come messaggi di testo, m anche di saper generare fotografie, o sviluppare musica, ecc. Mentre gli artisti discutono sull’impatto dell’IA generativa sulla creatività, un gallerista olandese ha deciso di utilizzare l’IA per una propria esposizione artistica.



Così è stata aperta la prima galleria d'arte AI al mondo alla Dead End Gallery di Amsterdam, Paesi Bassi, situata vicino all'altro quartiere centrale, De Wallen.

Tutte le opere d'arte esposte sono state create utilizzando l'intelligenza artificiale, vanno dai dipinti digitali alle installazioni interattive. A prima vista, la galleria non differisce dalle altre dove vengono presentati gli artisti e le loro opere. 

Ma le cose non stanno esattamente così, c’è una differenza determinante: tutte le opere, sono state generate dalle reti neurali! Inoltre, nella galleria risuona una musica d’atmosfera, anche questa generata da una rete neurale.

 

Constant Brinkman della Dead End Gallery ha dichiarato ad Euronews: "Siamo la prima galleria al mondo a esporre fisicamente arte generata dall'IA, di artisti generati dall'IA". 

Il primo passo ha coinvolto i programmatori che hanno realizzato specifici software per creare artisti immaginari. Gli artisti artificiali, a loro volta, sono stati in grado di generare opere visive nuove.
Il software attualmente non genera pezzi impeccabili, e ci sono dei "difetti" specialmente nella creazione di figure umane, spesso rappresentate con occhi improbabili, o con mani a sei o più dita.

Quando ad una degli artisti artificiali, Irisa Nova, è stato chiesto quanto valessero i suoi dipinti, ha detto: "Il prezzo richiesto stimato per il curatore potrebbe variare tra € 3.000 e € 10.000.'

All'inizio di quest'anno i ricercatori della Carnegie Melon University hanno creato un robot chiamato FRIDA che è in grado di generare nuove opere d'arte su una tela fisica, una notevole differenza rispetto alla tela digitale utilizzata dalla maggior parte degli artisti di intelligenza artificiale.



Si può davvero parlare di arte?

Molti intenditori si stanno ponendo proprio questa domanda, poiché dietro l'opera non c'è un'anima, non c'è un senso voluto, non c'è un sentimento ne un intento. Altri hanno etichettato la tendenza come una farsa fraudolenta che viola il diritto d'autore, poiché le opere visive si basano molto sulla rielaborazione del lavoro grafico creato da milioni di esseri umani. Che sia considerata arte o pura generazione grafica, la particolare mostra della galleria sta alimentando la discussione su come la tecnologia può cambiare il mondo. In particolare il curatore ritiene che gli artisti AI e le loro opere giocheranno un ruolo importante nel futuro dell'arte.


https://www.deadendgallery.nl

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