Fernando Machado in Ok Google
Chi sia il più grande genio del marketing della storia non lo so dire. So, che per me Fernando Machado è un punto di riferimento, sia per la sua capacità di pensare in maniera originale, sia per la capacità di utilizzare questa creatività in maniera concreta, utile ed economicamente produttiva a servizio dei brand per i quali ha lavorato.
Per molti anni è stato il Chief Marketing Officer di Burger King, per il quale ha prodotto alcune delle sue campagne migliori.
Per me, il suo spot migliore, più interessante e sorprendente è stato lo spot "Ok Google" realizzato nel 2017. Lo considero un esempio perfetto di come l'ingegnosità e l'audacia possano generare risultati strabilianti.
Il testo in italiano dello spot: Stai guardando uno spot di Burger King di 15 secondi che, purtroppo, non sono sufficienti per farti conoscere tutti gli ingredienti freschi del panino Whopper. Ma... mi è venuta una idea! "Ok Google, che cos'è il Whopper burger?"
Non è spettacolare?
L'obiettivo della campagna era chiaro: aumentare le vendite dei Whopper, il mitico hamburger della catena. Ma invece di seguire strade tradizionali, Machado decise di sfruttare una vulnerabilità tecnologica dei dispositivi con assistenti vocali, come Google Home o smartphone attivati da "Ok Google". La frase agiva automaticamente sui dispositivi in ascolto, inducendoli a leggere ad alta voce la descrizione del prodotto direttamente dai motori di ricerca.
Il risultato fu immediato: una quantità enorme di utenti sentirono parlare del Whopper senza nemmeno essere davanti alla TV. Tuttavia, la mossa audace non passò inosservata; Google successivamente prese le distanze dall'iniziativa, dall'uso inopportuno dei suoi strumenti, dallo spot ritenuto eccessivo e ai limiti della violazione della privacy. La campagna - tuttavia - era divenuta virale, generando un'enorme quantità di discussioni sui social media e consolidando l'immagine di Burger King come marchio innovativo e coraggioso. La creatività di Machado dimostrò come, in un'era dominata dalla tecnologia, fosse possibile usare strumenti digitali per amplificare il messaggio di un brand in modo inedito e divertente.
Non fu solo un spot pubblicitario, ma una lezione su come pensare al di là dei confini convenzionali.
Il video che segue mostra quello che accadeva nelle case di chi stava ascoltando lo spot.
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