Fatim Jawara - La Memoria dipinta sui Muri



Cercando sul internet trovo nel sito eurosport.com la scheda di una giocatrice di calcio: si tratta di Fatim Jawara estremo difensore della nazionale del Gambia. Essere il portiere di una nazionale di calcio è una cosa meravigliosa, specialmente di una delle nazionali più interessanti del continente africano.
La scheda rinvenuta su questa giovane portiere è essenziale: 

Paese: Serekunda, Gambia
Età: 23 anni
Data di nascita: 10 marzo 1997
Altezza: 1.66 m

Cercando ancora sul web, trovo la sua carriere sportiva.
Jawara ha rappresentato il Gambia nelle squadre nazionali: sia nelle giovanili che nella nazionale maggiore.
È stata chiamata nella nazionale di calcio femminile Under 17 debuttando nel 2009 ed arrivando a giocare i Mondiali Femminili U17 FIFA 2012 in Azerbaijan.
Titolare nel suo club Red Scorpions FC, e nella nazionale maggiore dove ha fatto il suo debutto nel 2015, esordendo con una parata determinante, neutralizzando un calcio di rigore nell'amichevole disputata contro Glasgow FC della First Division Football League femminile scozzese.

Fatim Jawara è morta prima di compiere 20 anni; eurosport.com non lo sa e continua a far scorrere tristemente gli anni nella scheda presente sul sito web.
Fatim se ne andata in mare, come tanti altri esseri umani, nel tentativo di raggiungere l'Europa attraverso il Mediterraneo, alla ricerca di una vita più decente, accettabile, meno distruttiva.

Questo blog parla di arti grafiche, così delle immagini visivamente interessanti seguiranno tra qualche riga. Non è questo il luogo dove esprimere considerazioni politiche. Tuttavia, non mi posso esimere dallo scrivere che ritengo si debbano combattere le cause che generano dei processi migratori così dolorosi, e bisogna - nel senso che è proprio umanamente necessario - dare aiuto, soccorso, accoglienza a chi è in uno stato di necessità. Al di là di ogni considerazione si tratta, "banalmente", di umanità.

Ho scoperto la storia di Fatim attraverso questa opera grafica presente nella mia città: Messina. Fa parte di quel meraviglioso processo di pensiero che è la street art, argomento molto caro a chi sta scrivendo.


L'iniziativa ha avuto luogo grazie all'impegno di una giornalista, Ileana Panama, che si è attivata per compiere una azione concreta e molto bella, con il fondamentale intervento del Collettivo FX per la rappresentazione della calciatrice, e Nessun Nettuno che ha realizzato la balena, simbolo di libertà.



"Tutto è cominciato lo scorso marzo (marzo 2019), quando improvvisamente sono apparse una svastica e delle scritte che inneggiavano “morte ai negri” su due muri di una strada della mia città, Messina. Scritte inaccettabili, sia dal punto di vista urbano che umano, oltre che mortificanti per la città stessa, che non ha mai smesso di accogliere, e così ho deciso di intervenire per coprire quelle scritte, ma non pensavo ancora di ideare e scrivere La Memoria dipinta sui Muri, il progetto che vuole affiancare scuole, famiglie ed istituzioni in questo difficile e quanto mai necessario processo di sensibilizzazione contro odio, razzismo e xenofobia, che sto raccontando in giro per le scuole d’Italia. Il progetto è stata la conseguenza naturale, l’evoluzione del significato della mia personale espressione del concetto di comunicazione." [Ileana Panama]


Ho avuto la sorte di parlare con Ileana Panama ed approfondire con lei questa vicenda. Tra le tante cose apprese, una mi ha profondamente colpito e la voglio qui riportare ed evidenziare. La giornalista ha fatto delle ricerche che le hanno consentito di reperire i contatti della famiglia di Fatim, sino a riuscire a colloquiare con il fratello. Così la famiglia ha potuto avere contezza dell'azione portata avanti in città, in memoria della giovane; ha potuto conoscere che dalla sua perdita sono nate iniziative all'interno delle scuole (sempre grazie all'azione diretta di I.Panama); ha avuto contezza del fatto che vari media si sono preoccupati di raccontarne le sue umane vicissitudini.
Ritengo che questo sia cura, tutela, senso. Ritengo che - nel dolore di una simile perdita - queste conoscenze rappresentino un piccolo ristoro, una carezza, per la famiglia. Questo è.

Commenti

  1. Una storia triste e tenera al contempo. Ti ringrazio per averla raccontata, e ringrazio le persone che l'hanno realizzata. W il Sud Italia, pieno di gente meravigliosa. Orgoglioso.

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