... e ora impara a dire NO e anche SI
Basta!
Certi pubblicitari dovrebbero fare i ballerini nei programmi televisivi, dedicarsi alla raccolta dei funghi, o appostarsi lungamente per fotografare dischi volanti. Ne migliorerebbe la qualità della comunicazione aziendale.
Qualcuno dice di "DIRE SI", qualche altro dice di "DIRE NO". Qualcuno dovrebbe dire loro: ABBIATE PIU' FANTASIA, MAGGIORE CREATIVITA' E MENO FALSITA' COMUNICATIVA.
Certi pubblicitari dovrebbero fare i ballerini nei programmi televisivi, dedicarsi alla raccolta dei funghi, o appostarsi lungamente per fotografare dischi volanti. Ne migliorerebbe la qualità della comunicazione aziendale.
Qualcuno dice di "DIRE SI", qualche altro dice di "DIRE NO". Qualcuno dovrebbe dire loro: ABBIATE PIU' FANTASIA, MAGGIORE CREATIVITA' E MENO FALSITA' COMUNICATIVA.
Questa volta pongo la mia attenzione sulla pubblicità della Citroën DS4 intitolata "Yes Man". Guardate pure il video sulla piattaforma YouTube, VEDI.
Non mi soffermo troppo ad evidenziare la totale assenza di creatività, il ripetersi ciclico e continuato di stereotipi triti e ritriti, la volontà di soffermarsi a mere rielaborazioni di "concetti" super sfruttati (lo spot si ispira al film YES MAN con Jim Carrey). Mi soffermo sul concetto di base di questa pubblicità: "Impariamo a dire NO".
"Impariamo a dire NO", l'esatto opposto del contenuto della comunicazione mostrata nel mio post precedente su "Nastro Azzurro", ed al contempo lo stesso identico tipo di messaggio, con i medesimi errori di comunicazione.
Il consiglio che questa pubblicità ci dà è quello di non uniformarci, non essere come tutti gli altri, differenziarci, fare scelte "nostre", imparare a dire NO! E questo consiglio - essendo una pubblicità - viene dato uniformemente a tutti. Insomma, differenziatevi uniformandovi. Sono pazzi loro o ritengono che siamo cretini noi? Credo la seconda. Poiché non siamo ancora tutti decerebrati e rincoglioniti questo tipo di comunicazione manifesta palesemente tutta la sua debolezza, l'insignificante vuoto, l'assenza di un messaggio degno di questo nome.
Non mi soffermo troppo ad evidenziare la totale assenza di creatività, il ripetersi ciclico e continuato di stereotipi triti e ritriti, la volontà di soffermarsi a mere rielaborazioni di "concetti" super sfruttati (lo spot si ispira al film YES MAN con Jim Carrey). Mi soffermo sul concetto di base di questa pubblicità: "Impariamo a dire NO".
"Impariamo a dire NO", l'esatto opposto del contenuto della comunicazione mostrata nel mio post precedente su "Nastro Azzurro", ed al contempo lo stesso identico tipo di messaggio, con i medesimi errori di comunicazione.
Il consiglio che questa pubblicità ci dà è quello di non uniformarci, non essere come tutti gli altri, differenziarci, fare scelte "nostre", imparare a dire NO! E questo consiglio - essendo una pubblicità - viene dato uniformemente a tutti. Insomma, differenziatevi uniformandovi. Sono pazzi loro o ritengono che siamo cretini noi? Credo la seconda. Poiché non siamo ancora tutti decerebrati e rincoglioniti questo tipo di comunicazione manifesta palesemente tutta la sua debolezza, l'insignificante vuoto, l'assenza di un messaggio degno di questo nome.
Complimenti pure alla Citroën per aver scelto questa forma pubblicitaria per promuovere la sua autovettura a livello internazionale.
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