Bigliettini da visita (parte 1)

La prima impressione è quella che conta.

I biglietti da visita (business card) sono certamente il primo mezzo attraverso il quale si può far conoscere se stessi e la propria attività. Per tale ragione nasce l’esigenza di comunicare in maniera chiara e completa un certo tipo di informazioni, e di saperlo fare nel migliore dei modi.

Si sente sempre più la necessità di riuscire a distinguersi, per fare in modo che chi riceve un bigliettino lo OSSERVI e CONSERVI.
Ho deciso di occuparmi di questo argomento, cominciando con il proporre alcune realizzazioni particolarmente fuori dagli schemi, produzioni di creativi che davvero desiderano apparire e trasmettere qualcosa di assolutamente nuovo.

Cominciamo con il bigliettino da visita di Poul Nielsen, apparentemente illegibile ... ma basta fare un po di stretch e ... ideale per un personal trainer. (Agency: Publicis, Toronto).

Tra i bigliettini da visita non convenzionali quello a "molletta" è certamente tra i miei preferiti. Realizzato da Eduard Cehovin (sito) di cui presento anche una versione "elasticizzata".

Quella che segue è la soluzione adottata dal blogger e designer David Panarelli, che ha certamente trovato una via alternativa al solito bigliettino.

Hanno suscitato la mia curiosità questi bigliettini di consulenza matrimoniale / divorzista: li trovo geniali.

Ancora un bigliettino da visita che reputo assolutamente fantastico. L'attività promossa Gengavan è quella di un negozio di "cose usate - di seconda mano" ... quale idea migliore di riciclare bigliettini già esistenti scrivendoci sopra a mano ? (Agency: Spenat, Karlstad, Sweden -Copywriter: Niclas Fors Art Director: Niclas Fors - sito)

Per concludere questo primo intervento sui bigliettini da visita propongo quello ideato per un centro medico sull'asma e allergie (sito). Anche in questo caso l'associazione tra attività e card è ottima.