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Miro Švolík, vedo cose strane

La realtà è un punto di vista, una questione di opinione, una intuizione della mente creativa, mai una verità che sia diversa da una osservazione personale. Essenzialmente è qualcosa che sembra, ma non è, o forse potrebbe essere, comunque apparire, o probabilmente significare, ed esattamente anche no e nuovamente il suo contrario. Si tratta di concretizzazioni di ipotesi ipotetiche: essenzialmente qualcosa di incomprensibile ma esistente.
Direi che la visione del circostante di Miro Švolík - artista e fotografo cecoslovacco - è chiaramente post moderna, in tutte le svariate sfaccettature ritrovabili in quelle piazze concrete e virtuali dell'essere e del sentire che - come direbbe M. Morello - sono le Higorà dei tempi nostri.



Superare il limite del presente ci porta a ragionare sull’esistenza dello stesso, sulla definizione di realtà e senso di sé, quindi sulla necessità di produrre un atto, un gesto, una creazione che sia oppositivo e rappresenti alterità; cioè produrre un atto creativo. Spesso il bisogno di superamento della realtà si scontra con il limite. Per riuscire dobbiamo quindi fare appello alla fantasia che contiene una dose di sogno, un pizzico di istinto combinato alla follia per trasgredire all’ordine reale delle cose. Questa è la ricetta, e se la pratichiamo, saremo riusciti nell'impresa di spostare un poco oltre i confini che limitano il nostro essere, il nostro agire, il nostro desiderare. L’ostinazione alla visionarietà caratterizza l’atto creativo che accompagna la creazione artistica. Allora, solo allora avremo recuperato la pienezza dell’essere che caratterizza l’atto creativo e avremo dato una risposta all’eterno vuoto presente.



La fotografia di Miro Švolík è un sogno che si apre all’immaginario personale dell’osservatore, capace di regalare nuove mappe mentali. È una fotografia che ci afferra, chiamandoci ad attraversare un mondo altro, in grado di prendersi beffa delle certezze del reale, con fantasia, ironia, levità” (G. Agostini - curatore della mostra romana CascinafarsettiArt 2019)










"Sono immagini che mentono, in cui la prospettiva e la gravità sono interrotte." - afferma l'artista Miro Švolík - Le persone possono volare, camminare sulle loro mani, un uomo può tenere altre trenta persone sulla sua testa




sito ufficiale: http://www.mirosvolik.cz

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