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IL CREATIVO: 5 (+1) motivi per cui amo il lavoro che faccio.

Amo definirmi "creativo" poiché è una parte molto ampia e bella della mia personalità, a cui tengo molto. Mi aiuta, consente di esprimermi pienamente, mi rende felice, posso manifestare la mia natura ed è essenza fondamentale del mio lavoro.


Amo il lavoro che faccio, per tante ragioni. Tra queste:

1) DARE FORMA E CONCRETEZZA A CIÒ CHE ESISTE SOLO (e nemmeno sempre) NELLA MENTE IMMAGINATIVA

Capita che si presenti da me una persona che vuole dar vita ad una azienda (e non sa come chiamarla), con alcune fotografie appena scattate, con un disegno confuso su un foglio di carta, sempre con un desidero a cui non riesce a dare una chiara definizione o spiegazione.
Ideare il nome di una azienda, dargli carattere, costruire la sua immagine, posizionarla sul mercato, valorizzarne i prodotti, trasferire i contenuti ad una ampia platea, etc questo è il mio lavoro.
Avere innanzi un ragazzetto timido, con pochi soldi, e la voglia immensa di realizzare il sogno della sua vita... non sa da dove iniziare. Ha con se solo quella potenza di desiderio e la voglia di concretizzarlo, questo è il mio lavoro.
C'è quel notissimo artista internazionale, il suo manager che vuole comunicare al mondo la loro presenza in Sicilia, gli piacerebbe essere sorpreso, ma teme che non accadrà mai. Strabiliare, questo è il mio lavoro.

2) SCAMBIARE CREATIVITÀ TRA CREATIVI IN UN AMBIENTE FAMILIARE

I creativi non sono lineari, non pensano in maniera comune, sono dei dislessici del pensiero, anticipano, immaginano, creano, inventano, ricombinano, convertono, sconvolgono, prevedono, immischiano, anticipano, disorganizzano, ricompongono, distruggono, assemblano, vanno in controtempo, sono imprevedibili, dicono cose meravigliose, portano bellezza e buon umore.
Avere accanto gente creativa ti salva la vita. Se sono persone con cui si condivide - oltre che passione ed intelletto - anche affetto ed amicizia, allora l'ambiente di lavoro è perfetto. Questo è affetto, è famiglia, ed è il mio lavoro.

3) ZERO NOIA

La noia non esiste! Nell'arco della stessa giornata mi posso occupare della composizione di un piatto di alta cucina, della ricostruzione fotografica di una parete, di un logo per una azienda agrumaria nascente, di un pannello di foto sportiva, di aggiornare un sito web di profumeria, di comunicare un evento benefico, della promozione di un serramento, degli inviti ad una serata danzante, la campagna elettorale di un sindaco o di un potenziale onorevole, la pubblicità di una multinazionale della microelettronica, la campagna abbonamenti di una squadra di basket, una rivista scientifica, i dolcetti "fatti dalla nonna", la depilazione inguinale.
Si tratta di imparare in continuazione, tutto, tantissimo, costantemente, confrontarsi con questioni diverse quotidianamente, questo è il mio lavoro.



4) ALTA PRESSIONE
"Mi potresti realizzare la copertina per la rivista entro 1 ora, che devono andare in stampa?". Scadenze, urgenze, imprevisti, sovrapposizioni, variazioni dell'ultimo istante, idee aggiuntive, trovare soluzioni a problemi imprevisti, questo è il mio lavoro.

5) VEDERE QUEGLI OCCHI
Ricevere un curriculum. Vedere una ragazza di 24 anni che si propone. Quegli occhi carichi di speranza. L'idea (illusione) di poter lavorare facilmente nel meraviglioso mondo della pubblicità esprimendo il proprio personalissimo gusto, la propria fantasia, le proprie idee. Carezzare quelle speranze, reindirizzare quelle fantasie, aprire delle porte a chi ha voglia di trasformare occhi sognanti e teste tra le nuvole, in mani operative che sappiano miscelare concretezza pratica e mirabolanti ambizioni. Questo è il mio lavoro.

+1) NON SI SUDA
Non è vero che non si suda, specialmente in estate, in Sicilia, a Luglio o Agosto... ma non mi stanco, nessuna vera fatica, nemmeno mentale... sbattersi 14 ore al giorno, andare a casa con il desiderio di continuare ancora, una energia ed una voglia di fare... questo, si, questo è il mio lavoro.


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