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Ettore Majorana, l'arte assoluta, e la merda d'artista

Mi sono chiesto se postare una foto scura e mal fatta di una casa catanese fosse coerente con la natura di questo blog.

La guardo, la riguardo. Mi convinco di si, che sia arte pienamente. Non la foto in sè, ma ciò che ritrae certamente. La costruzione non mostra evidenti elementi architettonici che la rendano in qualche modo specialmente degna di nota, non dispone di particolari visibili che la facciano apparire evidentemente bella, "artistica" nel senso comune di intendere.
Così, con un salto di pensiero, mi chiedo: la merda è arte?

Ritengo che non lo sia in sè, per sua natura. Eppure può divenirlo in determinate circostanze.
Merda d'artista è il titolo di un'opera di Piero Manzoni. L'autore sigillò le proprie feci in 90 barattoli di conserva, ai quali applicò un'etichetta con la scritta «merda d'artista» in inglese, francese, tedesco e italiano. Sulla parte superiore del barattolo è apposto un numero progressivo da 1 a 90 insieme alla firma dell'artista.
La creazione non mancò di suscitare interesse, sia a causa della radicale rottura con la tradizione artistica del tempo che per l'evidente segnale di degenerazione e decadenza dell'arte moderna.
A Milano, il 23 maggio 2007 nelle sale della casa d'aste Sotheby's, un collezionista privato europeo si è aggiudicato l'esemplare numero 18 a 124.000 euro: record d'asta mondiale per una delle 90 opere.


E' per questo che l'abitazione ritratta in foto mi appare come una sublime opera d'arte. Perchè, per una ragione significativa, è unica nel suo genere. Ai miei occhi gode di una bellezza senza pari, mi trasmette una sensazione fortissima.
Quella dimora ospitò una delle menti più sottili e sopraffine che l'umanità abbia prodotto. Visse tra quelle mura Ettore Majorana, persona che rimane tra i miti della mia esistenza.
Quella costruzione brilla già solo per questa unica e così rilevante ragione.
Per raccontare Majorana mi permetto di riportare le parole che a lui dedicò Enrico Fermi.
«Al mondo ci sono varie categorie di scienziati; gente di secondo e terzo rango, che fanno del loro meglio ma non vanno lontano. C'è anche gente di primo rango, che arriva a scoperte di grande importanza, fondamentale per lo sviluppo della scienza. Ma poi ci sono i geni come Galileo e Newton. Ebbene Ettore era uno di quelli. Majorana aveva quel che nessun altro al mondo ha. Sfortunatamente gli mancava quel che è invece comune trovare negli altri uomini: il semplice buon senso»

Commenti

  1. Le tue considerazioni sono giuste e le condivido. E' una visione estesa dell'arte che mi piace e mi sembra in liena con il modo di sentire moderno.

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  2. Io non mi trovo d'accordo. L'arte è abilità, studio ed esperienza, creare ed ottenere "qualcosa" con un certo valore estetico. Non tutti possono fare arte, non lo trovo nemmeno giusto; come prendere un lenzuolo bianco e tagliarlo male col coltello, c'è chi lo ha fatto spacciando la sua creazione per arte... ma chi non ne sarebbe capace? Il barattolo di pupù è ridicolo, la foto è paragonabile alle foto delle vacanza, ha valore per i soggetto e/o per chi l'ha scattata.

    Questo è il mio pensiero.

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  3. Post molto interessante. Aggiungo solo quanto disse Thomas Berger: "Che cos'è l'arte se non un modo di vedere?".

    Un abbraccio, Elena

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  4. Per GILL ... lui non si parla della fotografia ma di altro. Secondo quello che dici tu le opere di Fontana o di altri non sarebbero nulla.

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  5. Non condivido parecchie delle cose che Gill afferma. Non ritengo che sia veritiera l'affermazione "L'arte è abilità, studio ed esperienza". Quelle mi sembrano le caratteristiche della tecnica, non dell'arte.
    Così come mi trovo profondamente in disaccordo con l'affermazione "Non tutti possono fare arte".
    Ritengo, invece, che abbia ragione quando dice "ha valore per il soggetto e/o per chi l'ha scattata.". E' li che sta l'errore della mia considerazione. Quella dimora è "arte" per me. E' una questione quasi personale. Non va bene. Effettivamente devo ammettere di essermi lasciato prendere, probabilmente troppo, dall'entusiasmo. Qualcosa che possa essere considerato artistico dovrebbe avere una valenza universale (o almeno ampiamente condivisa). La casa di Majorana ha quel ruolo, invece, solo per me. L'elemento di apprezzamento etico/estetico/simbolico soggettivo non è sufficiente.

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  6. Vedo un quadro di Fontana: sfondo giallo con tre cerchi bianchi incolonnati al centro. A me non emoziona e chiunque può fare di meglio (mettere, ad esempio, un cerchietto più spostato e rompere la simmetria potrebbe essere considerata arte? Se sì sono un artista), poi un amico artista (crea sculture in marmo o legno), ne va matto. Allora mi chiedo se "l'arte" oggi non sia soggettiva?
    Di fatto non avrei mai comprato una scatoletta di cacca perchè non mi lascio prendere per il sedere, ma trovo geniale la trovata per fare un po' di soldi, tutto qui, no arte.
    L'arte è la ricerca dell'estetico e un vasetto di pomodori Mutti (lo equiparo al barattolo di pupù) non lo tengo in mostra in sala, nemmeno quello creato per S. Valentino con i cuoricini.
    Ma è un'opinione difficile da giudicare giusta o sbagliata.

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